GDR: La storia di partenza, By heven

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Hopestar
view post Posted on 11/10/2006, 12:20




Il monte Hakurei è sempre stato un mistero, per tutti. Sembrava l’unico posto al mondo in cui la pace regnasse veramente, l’unico posto che realmente teneva lontani i demoni. Sembrava una dimensione a sé…appunto questo sembrava.

Apparentemente l’unica cosa che disturbava la quiete di quel luogo era la leggera brezza della sera, ma non è nei momenti più tranquilli che qualcosa di inaspettato si verifica? Non è che prima dell’attacco più impetuoso da parte del nemico regna una calma inusuale sul campo di battaglia? Non è che durante un apparente notte tranquilla, con la luna piena ad illuminarla, che potrebbe accadere qualcosa di inaspettato?

Solo una leggera brezza scuoteva gli alberi di quel luogo sacro, solo una luna piena lo illuminava, solo qualche fruscio di foglie osava farsi sentire, solo un essere che dovrebbe essere già morto da tempo può solo pensare di poterne riportare in vita un altro. Sì, perché solo chi sarebbe tornato avrebbe potuto dare ciò che serviva. Solo questo rimaneva da fare a quell’animo che non aveva trovato pace dopo tutti quegli anni che donava a quel luogo la stessa cosa che lui cercava.

Quell’animo senza pace, quello stesso animo che aveva promesso di portare a termine ciò che si era prefissato, stava per compiere la sua ultima azione. Lo spirito del sommo Hakunin Shoni avrebbe finalmente trovato la pace che cercava. Le ultime energie furono concentrate per quell’unico scopo che da decenni attendeva di essere compiuto.

Una forte luce bianca si propagò dal rosario che le ossa, ricoperte ancora da pelle mummificata, delle mani tenevano saldo. La luce, propagatasi in ogni direzione subito si concentro sulla sommità del monte in un unico, conico, fascio. Poco dopo quello stesso fascio che puntava al cielo raggiunse le profondità più nere della terra. Due varchi neri si aprirono simmetricamente, uno sopra il monte ed uno sotto. Entrambi avevano la forma di buchi neri. Quella luce tentava di propagarsi al loro interno, ma veniva continuamente assorbita.

Improvvisamente la terra fu scossa da un tremito ed un fulmine a ciel sereno squarcio i cieli. Il monte Hakurei venne pezzo per pezzo distrutto e la maggior parte di essi attirati all’interno dei due buchi neri. La luce cominciò a pulsare prima di splendere per l’ultima volta in tutto il suo bagliore per poi scomparire insieme alle ceneri della mummia di Hakunin Shoni. Qualche attimo dopo tutto era tornato calmo, del monte erano rimaste un ammasso di macerie poco più alto di una collinetta.
Sembrava che quel clamore avesse disturbato solamente la fauna dei dintorni e che l’avesse fatta scappare. Ancora, sembrava non vi fosse alcun segno di vita, ma, improvvisamente, dalle macerie si udì un respiro avido d’aria, di un essere che non respira l’aria pura da secoli e questo respiro era seguitato da un battito del cuore frenetico. Quell’essere aveva ancora gli occhi chiusi.

Una leggera pioggia iniziò a scendere infastidendo quell’essere che, finalmente, decise di aprire gli occhi e due pupille ambrate rividero, dopo circa due secoli, la pioggia.
 
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Sorata
view post Posted on 24/10/2006, 11:55




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Il viaggio durava ormai da parecchio tempo, la stanchezza iniziava a farsi sentire ma la voglia di raggiungere il monte Hakurei dava a Miroku la forza di proseguire, mille pensieri ronzavano nella sua testa, il giovane bonzo stava fissando la sua mano, quella stessa mano che a causa della maledizione inflittagli da Naraku rischiava di ucciderlo, senti crescere la rabbia dentro di se immaginando il momento in cui si sarebbe trovato di fronte Naraku, quel demone pagherà per tutto ciò giurò Miroku. Provo ad immaginare la sua vita senza quella maledizione, e senti che molte, forse troppe, cose gli erano state tolte, soprattutto una, quella di poter condurre una vita tranquilla, dedicarsi ai piccoli esorcismi necessari per aiutare gli abitanti dei villaggi e soprattutto correre dietro alle ragazze.. Per lui fu quasi automatico sollevare lo sguardo per guardare la ragazza che lo precedeva, Sango. Nonostante continuasse a comportarsi da dongiovanni sentiva dentro il suo cuore che il suo sentimento nei conforti di quella ragazza stava diventando sempre più profondo, forse una volta passata questa brutta storia avrebbero potuto trascorrere il resto della vita insieme, finalmente felici. I suoi pensieri erano molto nobili, il problema però era che faceva queste considerazioni fissando il sedere di Sango, ma lo sguardo severo della ragazza lo costrinse a distogliere immediatamente lo sguardo. Si guardò intorno e vide i suoi amici, i suoi compagni di viaggio, ciascuno di loro aveva i propri motivi per odiare Naraku, per cercare di eliminarlo, in quel momento pensò che forse nonostante la maledizione che incombeva su di lui non era proprio sfortunato, aveva trovato in loro un punto fermo, un bene prezioso, dei veri amici. Assorto nelle sue riflessioni si accorse solo in quel momento che il monte Hakurei iniziava ad intravedersi, percepì distintamente l’aura benefica che diffondeva, quando ad un tratto vide un lampo di luce delinearsi all’orizzonte proprio in prossimità del monte, trovo quel fatto molto strano e disse: Ragazzi avete visto anche voi quel bagliore?
 
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view post Posted on 29/10/2006, 15:30

DreamlessDeliryu

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...Ma che diavolo....!?!? Esclamò Inuyasha nel vedere quella luce accecante...
Il mezzodemone avvertiva già da qualche ora che c'era qualcosa di strano nell'aria, ma pensava si trattasse della famosa aura del monte Hakurei di cui aveva sentito parlare. Infatti non si sentiva nel pieno delle sue forze e credeva che la causa fosse l'aura sacra che pervadeva il territorio circostante...
i suoi compagni sembravano stanchi quanto lui ma la ragione era da imputarsi al viaggio che fino ad ora avevano affrontato...
Non era la prima volta che Inuyasha si chiedeva come avrebbero potuto affrontare il loro nemico in quelle condizioni...
Ma la rabbia e il risentimento erano ancora vivi in lui come il dolore di una ferita profonda appena inferta, e questo era sufficiente a motivarlo nella sua lotta contro quel perfido essere di nome Naraku.
Altrettanto vivo credeva fosse il desiderio di vendetta che i suoi compagni nutrivano nei confronti di quel disgustoso mezzo-demone, così come il loro coraggio, e questo gli bastava per rassicurarlo un po' e per distogliere la sua mente da questi dubbi.

Nel vedere la luce subito pensò a Naraku...
Questa deve essere opera di Naraku o di quelle sue dannate creature, muoviamoci !!!
Stranamente non avvertiva più quel peso che prima lo opprimeva e dall'aria erano sparite quelle barriere che gli pareva di attraversare con fatica ad ogni balzo...
Forse Naraku aveva distrutto l'aura sacra e la voglia di vederci chiaro in questa faccenda lo invogliò ancora di più ad affrettarsi...
disse a Kagome che era sulle sue spalle: tieniti forte Kagome! voglio andare a velocità massima!!!!
 
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2 replies since 11/10/2006, 12:20   292 views
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